Non tutte le tonalità possono essere utilizzate per la pitturazione delle facciate. La scelta dei colori per esterno, infatti, dipende dal tipo di supporto da tinteggiare, dalle condizioni ambientali e dalle caratteristiche stesse della pittura. In questo articolo vediamo come individuare la formulazione migliore, per assicurare all’edificio resistenza e stabilità del colore.
Per garantire durabilità e resistenza, una pittura per esterno di qualità deve contenere la giusta combinazione di prodotto e pigmento.
Chi si occupa di tinteggiature sa bene quanto sia importante scegliere il prodotto che meglio può assicurare alla committenza lavori impeccabili, che durano nel tempo.
In fase di applicazione, soprattutto dei colori per esterno, è difficile prevedere quanto un colore possa resistere, perché le variabili che ne determinano la tenuta sono molteplici.
Le cause di scoloriture e alterazioni cromatiche sono molteplici:
agenti atmosferici e raggi UV
smog e inquinamento
sporco
umidità
Una lunga esposizione a questi fenomeni rischia di compromettere la durabilità della tinta, portando il colore a perdere brillantezza e scolorire.
Ecco perché, prima di scegliere il colore per le facciate è bene effettuare:
una valutazione ambientale: considerare l’esposizione dell’edificio all’irraggiamento solare, le possibili infestazioni microbiologiche, la salinità dell’aria e l’eventuale presenza di umidità
considerare l’esposizione dell’edificio all’irraggiamento solare, le possibili infestazioni microbiologiche, la salinità dell’aria e l’eventuale presenza di umidità una valutazione del supporto: misurare l’alcalinità e verificare la differenza di materiali che compongono il manufatto, considerare la presenza di plastificanti nei prodotti di sigillatura e porre particolare attenzione alle facciate con cappotto, per le quali è necessario scegliere colori con un IR (Indice di Riflessione) superiore al 20%
Da qui dipende poi la selezione del prodotto per tinteggiare. Si può parlare di:
tipologia di pittura: silicati, acrilici, silossanici, acril-silossanici, calce
silicati, acrilici, silossanici, acril-silossanici, calce tipologia di pigmento: organici; organici luce-resistenti; inorganici, meno intensi risultano resistenti ai raggi ultravioletti
Resistenza e Stabilità del Colore nelle Pitture per Esterno
La Classificazione Europea Rivestimenti BFS Nr. 26 permette di fare una previsione della possibile variazione del colore, tenendo conto di tutti questi fattori.
Ad ogni pittura per esterno viene attribuito un codice alfanumerico, detto “codice di stabilità della tinta”. Ciò facilità l’individuazione del prodotto migliore in base al grado di resistenza dei pigmenti alla luce e agli agenti atmosferici (scala decrescente 1-2-3) e alla resistenza del legante allo sfarinamento (scala decrescente A-B-C).
GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 PITTURE PER FACCIATE VERNICI Pigmenti inorganici con resistenza alla luce elevata Pigmenti organici e/o inorganici con buona resistenza alla luce Pigmenti organici e/o inorganici con resistenza alla luce limitata CLASSE A Pitture ai silicati Pitture a base di dispersioni con alta percentuale di legante Vernici acriliche Vernici poliuretaniche A1 A2 A3 CLASSE B Pitture a dispersione opache Pitture ai silossani Pitture ai silicati a base di dispersioni Vernici alchidiche B1 B2 B3 CLASSE C Pitture riempitive a base di dispersioni Pitture colorate alla calce Vernici a base di polimeri misti Vernici epossidiche C1 C2 C3
Una pittura con valori bassi, classificata come C3, porta a un precoce degrado del film protettivo e a una evidente variazione del colore, che sbiadisce già dopo pochi anni.
Una pittura contraddistinta dal codice A1, invece, indica un prodotto di ottima qualità, con alta percentuale di legante e con pigmenti inorganici dalla resistenza alla luce molto buona.
Ciò assicura sempre prodotti ottimali, dalle elevate prestazioni, che non scoloriscono.
Come Scegliere i Colori per Esterno?
La gamma colori offerta da una mazzetta per esterni è importante, perché permette di avere grande libertà di scelta. Essa però va commisurata alla realtà dell’edificio, perché ogni pittura deve avere la giusta combinazione di prodotto e pigmento per poter garantire durata e resistenza.
Per decorare facciate di immobili commerciali e residenziali è possibile utilizzare pitture per esterni composte da pigmenti inorganici. Esse assicurano prestazioni migliori e una maggiore resistenza in termini di stabilità della tinta, rispetto ai prodotti vernicianti realizzati con pigmenti di natura organica.
Queste pitture, però, hanno una limitata possibilità cromatica. Alcuni toni di colore brillanti e saturi possono infatti essere realizzati esclusivamente con l’utilizzo di pigmenti organici. Ciò va a discapito della durata, perché c’è il rischio di veder comparire sulle facciate delle macchiature già a breve distanza dall’applicazione.
In particolare, l’esposizione ai raggi ultravioletti può alterare il colore e portare alla scoloritura delle tinte. Ecco perché è bene scegliere colori altamente resistenti, come quelle inserite nella mazzetta Fassade All Star di Caparol, che non sbiadiscono con il tempo. Esse utilizzano per il 70% prodotti in classe A per pigmenti in classe 1, per il 30% pigmenti in classe 2 sia organici che inorganici, resistenti alla luce.