Come scegliere la pittura per pareti e soffitti
Le pitture per pareti e soffitti sono di vari colori e finiture - opache, satinate, lucide. Gliceroftaliche, acriliche o vernici alchidiche, possono essere bistrato o monostrato e richiedere un primer. Dall'economica pittura bianca opaca alla pittura per alta finitura, ecco la nostra guida!
Le pitture per pareti e soffitti sono composte da: leganti o resine;
pigmenti;
sostanze di carica;
solventi; Componenti solidi Leganti o resine I leganti (acrilici, resine, ecc.) conferiscono alla pittura caratteristiche di aderenza e induriscono a contatto con l'aria. Assicurano l'aderenza alla superficie, la coesione tra i componenti e la durata dello strato. Pigmenti Proprio come i leganti, i pigmenti sono le particelle solide che danno ilcolore, non sono disciolti nella pittura bensì in sospensione. Sostanze di carica Le sostanze di carica aggiungono sostanza alla pittura e vengono in genere usate per aumentare il potere coprente o per ispessire la pittura. Troviamo del talco, del gesso, del carbonato di calcio (resistenza alle intemperie), della terra di diatomee (miglior opacizzazione), dell’ossido magnetico di ferro (pittura magnetica e miglioramento dell’isolamento acustico), del solfato di barite (densificante), ecc. Componenti liquidi Solventi I solventi sono utilizzati per mettere ileganti in soluzione, poiché sono in grado di diluire la pittura e di migliorarne la viscosità. Il tempo di asciugatura dipende dalla loro composizione; si miscelano alla pittura (White Spirit) e possono essere infiammabili. Additivi o adiuvanti Gli additivi sono dei composti che vengono aggiunti per conferire proprietà particolari come: una maggiore facilità di penetrazione nella superficie;
una migliore aderenza ;
; una migliore tensione ;
; un trattamento antimuffa;
delle caratteristiche idrofughe ;
; una rapida asciugatura (essicante). Gli additivi o adiuvanti possono essere sia in forma solida che liquida. Scopri il catalogo ManoMano
Pitture per pareti e soffitti
Pittura gliceroftalica o pittura ad olio Le pitture gliceroftaliche sono delle pitture ad olioche si diluiscono e si puliscono con un solvente come il White Spirit. Le pitture gliceroftaliche hanno un forte potere opacizzante, un ottimo aspetto teso e sono anche resistenti! La pittura gliceroftalica è particolarmente adatta alle stanze umide – come i bagni – e alle stanze molto utilizzate che si sporcano velocemente – come la cucina – e che, di conseguenza, necessitano di essere lavate. Inoltre, grazie al suo forte potere coprente, ti consigliamo di preferire questa pittura se desideri ridipingere della carta da parati vinilica. Le pitture gliceroftaliche vengono man mano rimpiazzate dalle pitture acriliche e le pitture alchidiche a causa della quantità di solventi che contengono. Durante e dopo la loro applicazione occorre ventilare bene la stanza nonché indossare le adeguate protezioni respiratorie. Hanno un tempo di asciugatura lungo e l’applicazione – a rullo – richiede una maggiore attenzione per evitare di lasciare tracce.
Pittura acrilica o pittura ad acqua Le pitture acriliche sono le pitture ad acqua più diffuse. Hanno la caratteristica di non produrre alcun odore, rendendole il rivestimento ideale per ridipingere tutte le stanze della casa. Inoltre sono meno inquinanti.Il loro grande vantaggio: una quantità ridotta di solventi con un tempo diasciugatura breve - 30 minuti circa. Inoltre, essendo composte da pigmenti, resina ed acqua hanno un forte potere coprente e possono essere applicate facilmente sia sulle pareti che sui soffitti con un pennello, con dei rulli o con una pistola per pittura. Tuttavia, le pitture ad acqua necessitano di una buona preparazione della superficie – maggiore pulizia – poiché ciò consentirà di eliminare le macchie che potrebbero comparire sotto lo strato di pittura, soprattutto se è chiara. Le pitture acriliche non si applicano su vecchie pitture gliceroftaliche poiché non si aggrappano al supporto o possono scrostarsi con il tempo. È quindi assolutamente necessario levigare il vecchio strato di pittura, lavare la parete con un prodotto a base di resina di pino o di soda ed eventualmente passare un primer in funzione delle condizioni della superficie. Esistono molti primer che favoriscono l'adesione fra una vecchia pittura gliceroftaliche e una acrilica.Le pitture acriliche più rispettose dell'ambiente ricevono il marchio ecologico europeo Ecolabel UE che certifica le basse emissioni di COV - Composti Organici Volatili.La loro diluizione così come la pulizia di pennelli e rulli può essere fatta con la sola acqua.
Una pittura con tratti misti La pittura alchidica è simile alla pittura acrilica poiché anch’essa è composta principalmente da acqua e, tuttavia, si differenzia da quest’ultima per il suo contenuto di resina alchidica, che la rende molto più resistente della pittura acrilica. Per spiegarlo meglio, farò una comparazione tra le diverse pitture. Le pitture acriliche non offrono lo stesso aspetto di finitura delle pitture gliceroftaliche; queste ultime, benché offrano una migliore resistenza sono però inquinanti, necessitano l'utilizzo di solventi e hanno un elevato tasso di emissione di COV - i Composti Organici Volatili. Le pitture alchidiche combinano le migliori qualità delle due precedenti pitture: quasi inodori, si puliscono con acqua, hanno un tempo di asciugatura breve (meno di un'ora) e una finitura che permette di ottenere degli effetti laccati o brillantied una maggioreresistenza. Proprio per la loro grande resistenza, possono essere usate per dipingere i pavimenti interni o quelli del garage.Le pitture alchidiche sono anche meno tossiche ed hanno un minore tasso di emissione di COV. Esistono più tipi di pitture alchidiche. Le più comuni sono gli emulsionati alchidici, un buon compromesso fra la pittura gliceroftalica e quella acrilica anche se sono meno coprenti delle concorrenti. Le alchidiche-uretaniche vengono impiegate soprattutto per i pavimenti perché più spesse.
Le pitture biologiche sono comparse sul mercato distinguendosi dalle loro consorelle per il bassissimo tenore di prodotti petrolchimici a favore di componenti di origine minerale o vegetale – olio di lino, silicato, argilla, olio di ricino, ecc. – miscelati all’acqua. Anche i loro materiali di carico rispettano l’ambiente (polvere di marmo, ecc.) così come i pigmenti (ossidi metallici, silicio, ecc.). La designazione di pittura biologica rimane tuttavia soggettiva e dipende dai fabbricanti in quanto la loro composizione può essere naturale al 100% o al 95%. Sottolineiamo che conviene differenziare bene fra pitture bio e pitture ecologiche, con o senza etichetta, laddove l’accento è posto sulle basse emissioni di COV. Nonostante queste pitture siano meno inquinanti – tasso di COV inferiore a 5 gr/l, la normativa autorizza fino a 30 gr/l – l’uso delle protezioni respiratorie è raccomandato così come l’aerazione delle stanze o dei locali dopo l’applicazione. Le pitture naturali sono lavabili ed hanno una buona resistenza ai raggi UV. Per contro, i colori disponibili sono limitati e il tempo di asciugatura è lungo – 6 ore minimo, fino a 12. Le pitture bio hanno in etichetta il marchio di qualità ecologica dell'Unione europea Ecolabel, rappresentata da un fiore con le stelle della bandiera UE.
Scegliere la giusta finitura della pittura per pareti e soffitti è sia una questione estetica che tecnica. Puoi scegliere tra tre finiture: opaca, brillante o satinata. Finitura opaca Le pitture opache sono le più fragili. Poiché riflettono poco la luce, possono aiutare a nascondere i difetti di una superficie. Sono un'ottima sceltaper unsoffitto vecchio che mostrerebbe troppi difetti con i riflessi della luce. Sono da privilegiare per le stanze destinate al riposo, come le camere da letto, mentre sono da evitare per le superfici soggette a troppe sollecitazioni. Poco lavabili, contengono tuttavia meno COV delle pitture satinate o brillanti. Finitura satinata Per tinteggiare le pareti è meglio utilizzare delle pitture satinate poiché sono più resistenti. La finitura satinata si può applicare in tutte le stanze della casa e dà un aspetto setoso. Rappresenta un buon compromesso fra un aspetto brillante e uno opaco, offrendo una lieve brillantezza. La pittura satinata riflette bene la luce, è facilmente lavabile ed ha un buon potere coprente. Finitura brillante Le pitture brillanti sono ancora più resistenti e sono consigliate per gli stipiti, i battiscopa e le boiserie. Le pitture brillanti fanno sembrare la stanza più grande e illuminano le stanze più scure. La finitura brillante però lascia intravedere i difetti e rimane relativamente difficile da applicare. Il suo lato brillante crea un forte riverbero di luce donando moltissima luminosità alle pareti e facendone la pittura privilegiata per le pareti nuove e senza difetti. È facilmente lavabile. Scopri il catalogo ManoMano
Pittura per pareti e soffitti
I COV, o Composti Organici Volatili, sono dei prodotti chimicipresenti nelle pitture che si diffondono facilmente nell'aria quando si tinteggia. Esistono più di 300 COV composti da carbonio, idrogeno, ossigeno, zolfo, ecc.Si suppone che queste sostanze siano tossiche e cancerogene. Le più comuni sono: le formaldeidi ;
; i terpeni;
il benzene. I COV e la salute In assenza di studi sicuri e a scopo preventivo, si consiglia di evitare le pitture che abbiano una forte emissione di COV. Gli effetti sulla salute possono condurre a: irritazione delle vie respiratorie;
irritazione delle mucose e della pelle;
disturbi del sonno ;
; mal di testa e stordimento;
prurito;
riduzione della fertilità (eteri di glicole). Come difendersi dai componenti organici volatili È stato predisposto un sistema di classificazione per misurare le emissioni. Le migliori pitture sono contrassegnate con una A+ed emettono pochi COV, per arrivare alle peggiori contrassegnate con una C.In tutti i casi è meglio aerare bene la stanza prima e dopo l'applicazione della pittura e munirsi di una maschera protettiva.Tieni presente che per qualsiasi vernice, il picco di emissione di COV si ha 3 giorni dopo l’applicazione. Una pittura viene definita “Senza COV” quando il suo tasso di emissione è inferiore a 5 gr/l. La normativa europea sui COV (direttiva OCV – 2007/2010) è entrata in vigore nel gennaio del 2010 e prevede: 30 gr COV/litro per la pittura murale;
250 gr/litro per le altre. La concentrazione espressa in COV dev’essere indicata sui vasi di pittura e di vernice.
Perché usare un primer Il primer - o sottostrato - è una pittura tecnica, ideata per preparare la finiturarendendo omogenea la superficie e eliminandone la porosità. Anche se alla fine non risulta visibile, il sottostrato influisce sulla resa della finitura e la sua scelta dipende dalla superficie da trattare. Tipi di primer Il primer si sceglie in base alla superficie, e può essere: universale per intonaci , stucco, cemento o legno;
, stucco, cemento o legno; speciale per il cartongesso , con trattamento specifico per proteggere il cartone;
, con trattamento specifico per proteggere il cartone; indurente di fondo , per indurire le superfici fragili o friabili;
, per indurire le superfici fragili o friabili; aggrappante, per dipingere su superfici poco aderenti come la plastica.
I soffitti sono delle superfici dalle proprietà particolari: sono poco suscettibili agli urti ma tendono, col passare del tempo, a fare delle crepe. Inoltre, visto che tinteggiare su una scala non è mai divertente, una pittura monostrato è un'ottima soluzione per avere una buona resain poco tempo!Esistono delle pitture con un marcatore di colore chesparisce quando si asciuga.Questi marcatori di colore ti permettono di vedere dove hai già tinteggiato e ti consentono quindi di non dimenticare nessuna zona (pittura bianca su fondo bianco).Ti ricordo ancora che una finitura opaca nasconde i difettidel soffitto, mentre una finitura brillante riflette meglio la lucee fa sembrare la stanza più grande.
C'è pittura e pittura, di sicuro non sono tutte uguali.Si può trovare della pittura per pochi euro al litro, ma se vuoi una pittura di buona qualità dovrai spendere un po' di più. Ovviamente il risultato finale è ben diverso utilizzando una pittura che costa il triplo rispetto ad un'altra! Insomma, se sei già alla quarta mano di vernice bianca e vedi ancora la vernice sottostante, prova a cambiare marca!Una pittura di buona qualità si distingue per: migliore tenuta della superficie;
emissioni di COV ridotte;
migliore capacità coprente;
maggiore resistenza;
finitura accurata che sia opaca, brillante o satinata;
che sia opaca, brillante o satinata; migliore aspetto teso ;
; colore più marcato e profondo;
e profondo; minor consumo. Inoltre, è fondamentale scegliere una pittura adatta alla superficie perché non vengono dipinte con lo stesso tipo di pittura. Dovrai sceglierla non solo per le pareti o per il soffitto ma anche in funzione del tipo di superficie ad esempio cemento, cartongesso o carta da parati in tessuto non tessuto. Infine, la qualità della pittura dipende anche dalla stanza nella quale la applicherai: lavabile, resistente all’umidità o opaca, così sarà meno nociva ma più rilassante.