di: Arch. Gaia Mussi
Pitturare casa è un modo per rinnovare gli ambienti e offrire un look tutto nuovo agli spazi che viviamo ogni giorno. E’ bene che ciò avvenga con cadenza più o meno regolare, preferibilmente durante la stagione primaverile. Per una tinteggiatura perfetta, però, è importante scegliere la tipologia di pittura, il colore e l’effetto giusti. Le pitture per interni maggiormente utilizzate risultano essere le idropitture, ma sono sempre più scelte anche le pitture a calce, per la loro salubrità. Ecco come orientarsi nella scelta della pittura per interni più appropriata alla tinteggiatura dei propri ambienti. Indice degli argomenti:
Pitturare casa è un’operazione in cui tutti, prima o poi, si imbattono. Può sembrare un lavoro banale, ma si dovrebbe porre molta attenzione alla scelta della tipologia di pittura, oltre che al colore e/o all’effetto da riprodurre. Innanzitutto perché oggi esistono differenti prodotti per gli interni, alcuni dei quali con proprietà specifiche e particolari per aiutare a risolvere le principali problematiche delle pareti, come la presenza di umidità. In secondo luogo, il colore e la texture delle superfici possono cambiare radicalmente l’atmosfera e la percezione di uno spazio, tanto quanto l’arredo- .
In questo articolo approfondiremo le principali tipologie e soluzioni di pitture moderne per interni, considerando gusti e preferenze tra pareti bianche o tinte neutre e perché no la voglia di stupire con qualche parete super colorata, scegliendo il colore più adatto al proprio arredo
Vediamo, allora, quali sono i principali tipi di pittura presenti sul mercato, come scegliere il colore e quali effetti si possono ottenere.
Tipi di pitture per interni: idropittura, pitture a calce e smalti
In commercio esistono davvero moltissime pitture tra loro differenti, che possono essere raggruppate in base ad alcuni criteri. La maggior parte delle pitture, infatti, è composta da un legante, dei pigmenti che danno il colore e un diluente, più eventuali additivi.
Un esempio, quindi, è distinguerle in base al contenuto (resina acrilica, calce, resina vinilica, silicato, ecc…) o, in alternativa, in base alle caratteristiche e all’utilizzo che se ne fa (lavabile, traspirante, antimuffa, ecc…).
Pitturare casa con l’idropittura
Tra le pitture più utilizzate per pitturare casa c’è l’idropittura, così chiamata in quanto allungata con acqua prima di essere utilizzata. È disponibile in differenti tonalità di bianco e, con l’aggiunta di pigmenti (biossido di titanio, biacca, cromato di bario, ossidi, ecc…) si possono ottenere moltissimi altri colori. Può contenere resine viniliche o acriliche e ulteriori elementi addensanti, come le argille. Aggiungendo gli additivi, poi, si ottengono idropitture con particolari proprietà, perfette per ogni ambiente ed esigenza. Gli elementi detti cariche, come argille, talco, caolino, conferiscono resistenza al prodotto e lo rendono più traspirante.
Tra le caratteristiche la traspirabilità è quella che rende l’idropittura murale per interni perfetta per il bagno, la cucina e i locali più soggetti ad umidità.
Le pitture a tempera
Le pitture a tempera, invece, sono più economiche, sono composte da polvere di pigmenti da diluire in acqua, ma sono poco coprenti e poco resistenti e proprio perché tendono a scrostarsi, devono essere tolte ogni volta che si desidera tinteggiare i muri. Per questi motivi, l’uso dei prodotti a tempera si è notevolmente ridotto.
Vernici idrorepellenti, l’ideale per ambienti umidi
Un prodotto specifico molto utilizzato sono le vernici idrorepellenti, ovvero, molto resistenti all’acqua e quindi che impediscono la condensa. Si usano soprattutto negli ambienti più umidi come bagni e cucine. Tra queste ricordiamo la pittura con resina per pareti senza fughe. Ci sono anche le vernici ecologiche che decorano e riducono l’impatto sull’ambiente.
Mentre se si vuole pitturare casa per ottenere superfici caratterizzate dalla massima lavabilità, un’altra soluzione (oltre alle idropitture lavabili) sono gli smalti. Al contrario delle idropitture (solo opache) presentano diverse rese estetiche: opaco, lucido, satinato. Generalmente sono a base acquosa con resine acriliche. Si usano spesso in cucina, al posto delle comuni piastrelle in ceramica, per esempio.
Le pitture a calce, una scelta green
Le pitture a calce, una volta usate solo per gli elementi decorativi, oggi sono state rivalutate e potenziate con leganti naturali. Rappresentano la soluzione green alla tinteggiatura delle pareti e sono spesso utilizzate per la bioedilizia. Se si vuole scegliere all’insegna della sostenibilità, comunque, esistono diverse tipologie di vernici ecologiche , con ingredienti completamente naturali (si usano anche uova, oli naturali, cere, ecc…) che non hanno nulla da invidiare ai prodotti tradizionali.
Pitture elastomeriche per il recupero degli intonaci
Infine, nel caso di necessità di recupero di intonaci danneggiati da fessurazioni, cavillature e deformazioni in generale è consigliabile utilizzare le pitture elastomeriche che si caratterizzano per elasticità, resistenza e ottima aderenza al supporto.
Idropitture con additivi: dalla pittura lavabile a quella antimuffa
L’idropittura è il prodotto più utilizzato per pitturare casa, anche se costa un po’ di più, perché ha ottime prestazioni, una buona durata ed è disponibile in diverse versioni, che la rendono adatta a tutte le necessità.
Vediamo le principali:
L’ idropittura traspirante , adatta per gli ambienti maggiormente esposti all’umidità, come bagni e cucine, è permeabile al vapore e non provocano la formazione di condensa.
, adatta per gli ambienti maggiormente esposti all’umidità, come bagni e cucine, è permeabile al vapore e non provocano la formazione di condensa. L’ idropittura lavabile - è resistente agli strofinamenti e può essere pulita dalle macchie in modo abbastanza semplice, grazie alla struttura a pori chiusi che la contraddistingue. È più costosa delle altre e per prestazioni migliori si può optare per prodotti super lavabili.
- è resistente agli strofinamenti e può essere pulita dalle macchie in modo abbastanza semplice, grazie alla struttura a pori chiusi che la contraddistingue. È più costosa delle altre e per prestazioni migliori si può optare per prodotti super lavabili. L’ idropittura antimuffa , formulata con elementi antimicrobici, per evitare la formazione di muffe e funghi;
, formulata con elementi antimicrobici, per evitare la formazione di muffe e funghi; Pitture idrorepellenti termoisolanti, specifiche per evitare punti di condensa, in quanto riescono a ridurre i ponti termici, grazie a degli additivi che ne abbassano la conducibilità termica.
Tecniche da utilizzare per pitturare casa
Vi sono diverse tecniche di pitture murali per pitturare casa. Tutte prevedono che la superficie su cui vengono stese sia asciutta e liscia. Se la tinteggiatura avviene su pitture preesistenti a tempera è necessario togliere il vecchio prodotto prima di applicare il nuovo.
La pittura a rullo
La più comune tecnica per pitturare casa è la pittura a rullo unita alla pennellessa. Prevede la semplice applicazione della pittura in più strati. Se passata accuratamente risulta uniforme ed omogenea. E con un rullo speciale (con forme e applicazioni) si possono anche realizzare stampe a tema.
La pittura a spruzzo
In alternativa si può optare per la pittura a spruzzo, con l’utilizzo di un’apposita pistola ad aria compressa. Il colore risulta liscio e uniforme, ma le particelle di prodotto vengono liberate nell’aria, bisogna dunque utilizzare qualche accorgimento. È un’ottima tecnica per le grandi superfici.
Tinteggiatura a spalato
Un effetto completamente liscio, anche al tatto, si ottiene con la tinteggiatura a spalato. Si esegue applicando il colore con una spatola in metallo o plastica ed è utilizzata prevalentemente in ambienti dal carattere classico.
Tecniche di pittura a velatura
Per pitturare casa mediante la pittura con straccio si effettua applicando un primo strato di pittura e andando a picchiettarlo successivamente con uno straccio appallottolato e intinto nella stessa vernice o in una di altro colore. Rientra nelle tecniche di pittura a velatura, come la tinteggiatura ad effetto spugnato che si effettua con una spugna- . Infine vi sono altre tecniche mirate a conferire un carattere decorativo alle pareti, è il caso dello stile rigato che si ottiene graffiando la superficie con una spatola. Interessante l’effetto di movimento orizzontale o verticale che ne risulta, ricorda lo stile vintage anni Sessanta e Settanta.
Colori per pareti: scegliere quello giusto è importante
Oltre alla tipologia di prodotto e alla tecnica da utilizzare, è fondamentale scegliere il colore giusto per ogni ambiente. A tutti gli amanti delle pareti colorate, infatti, va ricordato che colori molto forti in stanze piccole rischiano di creare un “effetto claustrofobico”.
In questo caso è consigliabile puntare sul bianco o su colori neutri, giocando con l’arredo per dare colore e vivacità alle stanze. Viceversa nelle stanze mal esposte e quindi poco luminose una parete molto colorata con nuance vivaci potrà favorire la percezione dell’illuminazione. Si consigliano anche contrasti medio-forti, in quanto altrimenti si perderebbe la percezione dei colori e delle decorazioni.
Poi, sono sempre più di moda le pareti con più colori, ad esempio utilizzando una tonalità per la parte inferiore del muro ed un’altra per quella superiore o realizzando decorazioni geometriche. Attenzione, infine, anche alla combinazione tra colore e texture. Infatti, si possono realizzare pareti con aspetti particolari, ad esempio con l’effetto cemento, metallizzato, sabbia, marmoreo, glitterato o lavagna, per i quali è fondamentale scegliere la tonalità corretta- .
Nel caso di necessità di recupero di intonaci danneggiati da fessurazioni, cavillature e deformazioni in generale è consigliabile utilizzare le pitture elastomeriche che si caratterizzano per elasticità, resistenza e ottima aderenza al supporto.
Quando conviene pitturare casa e quanto costa?
Anche se la maggior parte dei prodotti può essere posato anche a basse temperature, partendo da circa 5°C, è bene considerare attentamente alcuni fattori prima di iniziare a pitturare.
Durante i mesi invernali nei posti più freddi spesso aumenta l’umidità ed è più complicato anche areare i locali, proprio per le basse temperature. Questo potrebbe provocare anche una durata più lunga dei lavori e, addirittura, compromettere la buona riuscita della tinteggiatura. Ecco perché in alcune località è consigliato procedere in primavere e in estate.
Ma quanto costa pitturare casa?
I costi del lavoro variano in base ai diversi contesti e situazioni: tipologia e condizione del muro, presenza di oggetti più o meno fissi, architettura e orientamento degli ambienti. Più, ovviamente, la tipologia di pittura scelta, che da sola può oscillare da 5 a 15 euro/mq (circa), per applicarla però spesso è necessario carteggiare la parete ed effettuare una rasatura, in caso di muri non uniformi. Inoltre, anche la tecnica da utilizzare può influire sul prezzo finale.
Complessivamente possiamo dire che pitturare un appartamento di 60 mq, potrebbe costare 800 euro per un lavoro base, ma anche il doppio se ci sono lavori preliminari da eseguire e si scelgono prodotti e finiture particolari.
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