Le migliori marche di vernici per il legno

by Pia Pugliesi

Per proteggere o decorare porte, finestre e arredi è sempre meglio scegliere tra le migliori marche di vernici per il legno. Se lasciato allo stato naturale, il legno ha grande espressività, ma in alcuni casi e per precise esigenze estetiche può capitare che si decida di verniciarlo. Per chi vuole fare una scelta ecologica, le migliori marche e i migliori prodotti sono rappresentati dalle vernici naturali.

Il mercato propone anche soluzioni diverse, come le vernici a solvente e quelle ad acqua. Soluzioni alternative con hanno caratteristiche diverse. Vediamo quali.

Quali caratteristiche devono avere le migliori marche di vernici per il legno

La vernice è una sostanza usata dagli appassionati del fai da te e da esperti del settore, per proteggere o decorare le superfici.

Quando la superficie da trattare è il legno, si deve considerare che quello su cui si interviene è un materiale naturale, vivo e in continua trasformazione. Sul legno la vernice contribuisce a ridurre lo scambio del vapore acqueo (contenuto all’interno del legno) con l’ambiente esterno e lo protegge facendolo invecchiare in salute.

La vernice infatti, crea sulle superfici una pellicola uniforme che può essere semplicemente protettiva o decorativa. La vernice si usa per preservare il legno dagli attacchi di insetti xilofagi, dagli urti, dai segni di usura. Una volta stesa, deve risultare ben attaccata per svolgere la sua azione.

La vernice per legno deve creare una pellicola flessibile, uniforme e aderente alla superficie da trattare. Questo la renderà impermeabile e resistente.

Le vernici naturali

La soluzione più ecologica per trattare o decorare il legno sono le vernici naturali, ottime anche perché favoriscono la naturale traspirazione del materiale trattato. Questo tipo di vernici, hanno come base solvente prodotti naturali. Si tratta di sostanze che permettono di proteggere il legno senza il ricorso a pericolosi prodotti chimici. Trementina naturale, cera d’api o alcool. Oppure leganti naturali come le resine vegetali, prodotti di derivazione animale e oli siccativi. Come l’olio di lino, una sostanza capace di penetrare in profondità, proteggere a fondo il legno e conferire alla vernice un’elevata permeabilità al vapore acqueo.

Le vernici diluite con oli siccativi sviluppano delle patine resistenti, elastiche e aderenti al supporto. Questo fa si che non si creino distacchi inestetici.

Le loro caratteristiche

Una caratteristica importante per garantire la protezione del legno, materiale che per sua natura è particolarmente soggetto alle condizioni ambientali, in grado di assorbire e rilasciare acqua a seconda dell’umidità e della temperatura con conseguenti variazioni del suo volume. Un prodotto naturale segue i movimenti del substrato, restando elastico anche in condizioni di forte esposizione al sole. Senza creare distacchi della pellicola protettiva e quindi senza formare la marcescenza sotto lo strato protettivo.

Le vernici naturali hanno ottima resistenza a volte perfino maggiore di quelle sintetiche. Hanno il pregio di essere biodegradabili e sicure, sia per chi vernicia, sia per chi vivrà negli ambienti dove verrà ospitato il mobile in legno. Questo le rende il prodotto ideali negli interni.

Essendo sostanze inodori si possono applicare anche con le finestre chiuse, consentendo poi di soggiornare nell’ambiente trattato, anche poco dopo l’applicazione.

Le vernici ad acqua

Fino agli anni Quaranta del secolo scorso, le vernici naturali erano le uniche in uso. Ovvero fino a che la chimica moderna non è riuscita a creare le vernici sintetiche, la cui caratteristica è quella di poter essere diluite in acqua o con solventi.

Per un minore impatto ambientale sono preferibili le vernici a base acquosa. Si stendono facilmente e non sviluppano odori aggressivi durante l’utilizzo. Infatti, il livello di emissioni di composti organici volatili nell’ambiente è estremamente basso rispetto a quelle diluite con solventi. Ma non ne sono esenti, ne contengono solo una minore quantità. Una percentuale ammessa anche dalla normativa nazionale, in recepimento di una direttiva comunitaria, finalizzata a limitare le emissioni inquinanti di composti organici volatili, tra le principali cause dell’inquinamento indoor.

Indicativamente nelle vernici ad acqua vengono aggiunti dal 15 al 30% di solventi organici, a differenza delle vernici “classiche” che ne contengono dal 50 al 70%. Ecco perché le vernici all’acqua sono meno pericolose delle altre, ma comunque non innocue.

Dove applicarle

Essendo meno aggressive delle vernici a base solvente, le vernici ad acqua sono consigliate per lavori da svolgere all’interno delle abitazioni. Le vernici acquose, indicate per verniciare mobili e manufatti in legno, consentono al materiale di “respirare” e garantisco un effetto idrorepellente. Questo tipo di vernice è molto resistente e duratura, con tempi di asciugatura sono molti rapidi.

Le vernici a base solvente

Le vernici a base solvente sono diluite con sostanze chimiche e solventi sintetici, come il petrolio bianco o l’acquaragia. Trattandosi di diluenti aggressivi in genere se ne consiglia l’uso principalmente per lavori esterni.

Vocazione confermata dal fatto che hanno anche un’elevata resistenza alle intemperie e agli sbalzi termici. Queste vernici presentano una tinta brillante e luminosa. Sono coprenti e durevoli, ma rispetto alle vernici ad acqua, asciugano molto lentamente.

A seconda del tipo di vernice usata, sulle superfici si possono avere patine più o meno spesse, in grado di coprire o meno le venature naturali del legno.

Se non si vogliono nascondere nodi e venature del legno, esistono prodotti come l’impregnante. Una tipo di vernice sintetica che può essere ad acqua o a solvente, che serve a proteggerlo senza ricoprirlo. Gli impregnanti non formano un film sulla superficie ma penetrano nel poro del legno isolandolo.

Come scegliere tra le migliori marche di vernici per il legno

È evidente che prima di scegliere tra le migliori marche di vernice per il legno quella adatta, occorre prima di tutto sapere quello che si deve fare. Perché oltre alle vernici citate, il mercato propone anche altre tipologie di vernici ideali per il legno. Come le vernici poliuretaniche, adatte su legni proveniente da ambienti esterni e sottoposti a condizioni di stress. Ad esempio per verniciare le barche o per la finitura di portoni in legno. O quelle epossidiche, che si usano soprattutto negli interni, su manufatti in legno e pavimenti in legno. Per esigenze specifiche ci sono anche vernici che contribuisco a dare al legno caratteristiche mirate, le vernici per legno ignifughe, utilizzate soprattutto per il legno strutturale, in caso di costruzioni in legno. Le quali, in caso d’incendio, permettono di rallentare il propagarsi delle fiamme.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

Durante un’indagine a campione condotta dall’Osservatorio sulla Casa è stato ad un chiesto agli utenti, quanto costasse, secondo loro, una barattolo di vernice con indicazione di basso impatto ambientale e di benessere e salute per la persona. A fronte di un 24% che ha detto non sapere, il 45% degli intervistati ha dichiarato che un barattolo di vernice ecologica costa il 20% in più di un barattolo di vernice standard, 18% ha detto che costa il 10% in più di un barattolo di vernice standard. Il 10% degli intervistati, pensa invece che le due topologie di vernici hanno lo stesso prezzo. Il 2 % sono invece sia quelli che hanno detto che un barattolo di vernice ecologica costa il 10% in meno di un barattolo di vernice standard sia quelli che pensano costi ben il 20% in meno di una vernice tradizionale.

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