Vernici per rinnovare le pareti di casa: tipologie, come fare

by Pia Pugliesi

Imbiancare una parete o colorarla con vernici è un fai-da-te con il quale possono cimentarsi anche i meno esperti, mentre interventi più complessi come velatura, spugnatura e spatolato non sono alla portata di tutti. In ogni caso – e con ottimi effetti estetici – è sempre possibile limitarsi a intervenire su una sola parete, per esempio per valorizzare una determinata zona o un elemento d’arredo.

I tipi di tinteggiatura decorativa

Anche se imbiancare casa non è così difficile come si potrebbe pensare, serve comunque qualche nozione base: i tipi di pittura, gli utensili migliori, le principali tecniche. E poi bisogna essere ben organizzati e preparare correttamente le superfici prima di iniziare il lavoro. Sarà così assicurato un buon risultato. Tre sono le principali tipologie, che variano a seconda delle componenti; ognuna è quindi indicata per utilizzi e ambienti diversi. Differenti sono anche la resa, l’effetto superficiale e il prezzo. Meglio non scegliere prodotti a basso costo: quelli di maggiore qualità hanno una resa decisamente superiore.

Idropitture

Sotto questo raggruppamento rientrano formulati che utilizzano l’acqua come solvente, ma che sono differenti per caratteristiche e per impieghi.

Le traspiranti sono indicate per bagni, cucine o comunque locali umidi.

sono indicate per bagni, cucine o comunque locali umidi. Le lavabili , una volta asciutte, sono adatte in assenza di problemi di umidità o condensa. Formano una superficie opaca e vellutata che può essere pulita con un panno umido.

, una volta asciutte, sono adatte in assenza di problemi di umidità o condensa. Formano una superficie opaca e vellutata che può essere pulita con un panno umido. Quelle igienizzanti sono addizionate con resine acriliche, che formano un substrato inattaccabile dalle muffe.

sono addizionate con resine acriliche, che formano un substrato inattaccabile dalle muffe. Le termoisolanti prevengono, nei casi più lievi, la formazione di condensa.

prevengono, nei casi più lievi, la formazione di condensa. Spesso il prodotto va diluito: per un buon risultato vanno sempre seguite attentamente le istruzioni dei produttori.

Smalto

Prodotto verniciante con finitura lucida, opaca o satinata, può essere scelto in qualsiasi colore. Sono preferibili quelli all’acqua, perché inodori e con bassissimi livelli di emissioni nocive. Non sono dunque fastidiosi per le vie respiratorie e si utilizzano su pareti, serramenti, radiatori, anche se per ogni situazione ne esistono di specifici. Una volta indurito, lo smalto all’acqua è impermeabile esattamente come uno tradizionale (cioè con solventi). È lavabile, offre un elevato potere coprente ed è adatto per bagni e cucine.

Tempera

È il tipo più semplice ed economico di pittura, costituita da un impasto di gesso e collanti con pigmenti naturali. Ha prezzi molto contenuti, ma resa estetica e durata limitata. Non è lavabile e ha bassa resistenza all’umidità. Viene utilizzata soprattutto per ambienti come locali di servizio o ripostigli.

La fase preliminare di tinteggiatura

Richiede tempo e pazienza, ma è fondamentale per il raggiungimento del risultato migliore.

Se si imbianca un’intera stanza, riunire i mobili al centro e proteggerli con fogli di plastica; applicare nastro adesivo lungo tutti i serramenti e i battiscopa.

con fogli di plastica; applicare nastro adesivo lungo tutti i serramenti e i battiscopa. Verificare lo stato dell’intonaco sottostante : non deve presentare scrostature o distacchi. Riparare eventuali fori con stucco, utilizzando una spatola di metallo, quindi lisciare il tutto con carta vetrata fine.

: non deve presentare scrostature o distacchi. Riparare eventuali fori con stucco, utilizzando una spatola di metallo, quindi lisciare il tutto con carta vetrata fine. Eliminare polvere e precedenti vernici; se la pittura vecchia, strofinata con una spugna imbevuta d’acqua, si dissolve o si gonfia, allora si tratta di tempera: bisogna raschiarla completamente dal muro, pena il distacco della nuova finitura. Se la dissolvenza è minima e non si notano rigonfiamenti, è idropittura; in tal caso si può procedere a dipingere.

Come procedere? Rullo o pennello?

Il rullo è più pratico ed è indicato per superfici di rilevanti dimensioni, come l’intera parete; con il pennello si ottiene maggiore precisione nello stendere la tinta. Se si ha fretta e le superfici sono molto estese, è preferibile ricorrere all’utilizzo del rullo. Tuttavia, per gli angoli interni o vicino agli interruttori della luce servirà comunque un pennello piccolo. Si comincia versando nella vaschetta una quantità di vernice, diluita, e vi si intinge il rullo: la pittura in eccesso si scola sull’apposita griglia. Non premere eccessivamente e non effettuare passate troppo rapide. Si inizia sempre dall’alto: prima il soffitto (applicando la prolunga), poi le pareti, dall’alto verso il basso. Le passate vanno sovrapposte leggermente l’una all’altra in modo da uniformare l’effetto, trattando aree di circa 1 mq per volta. Per i ritocchi si può utilizzare un rullo piccolo o un pennellino per i punti più difficili.

Per i lavori più precisi usare il pennello

Il pennello consente di raggiungere più agevolmente gli spazi sul retro dei radiatori o gli spigoli sopra i cassonetti delle tapparelle. L’utensile va intinto senza assorbire troppa vernice: così non gocciolerà lungo il manico. Per applicare idropitture e tempere, la parete va suddivisa in zone all’incirca di un metro ciascuna. Si inizia dagli angoli interni, tinteggiando con un pennello piccolo lungo i bordi delle pareti e del soffitto. Successivamente si passa alla pennellessa, più piccola. Per i soffitti si comincia vicino alla finestra.

Il fissativo

Detto anche primer, è un composto a base di resine acriliche che facilita l’ancoraggio della vernice e una stesura più uniforme. Va steso dopo aver pulito, asciugato, stuccato e spazzolato le pareti, soprattutto se il muro è vecchio. Va inoltre sempre applicato su pareti intonacate di recente. Prima di imbiancare, aspettare che i muri siano del tutto asciutti (anche tre settimane). Se la superficie è già stata trattata con idropittura, il primer può essere evitato. Per esserne sicuri basta toccare il muro con una mano umida: se non lascia tracce, non sarà necessario.

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