Che cos’è la cementite? L’hai mai utilizzata all’interno della tua abitazione? Eppure, non possiamo negare il fatto che a tutti, almeno una volta nella vita, è capitato di dover verniciare qualcosa (da una finestra ad una porta, da una recinzione o a qualsiasi manufatto in legno).
Ne sanno qualcosa gli appassionati di bricolage avvezzi a verniciare ogni piccolo oggetto in legno naturale. Eppure, le applicazioni della cementite nei lavori di ristrutturazione domestica racchiudono interessanti potenzialità: ecco quali sono gli utilizzi applicativi e le tipologie.
Cementite: che cos’è?
Per chi adora il legno naturale ed il bricolage in casa, la cementite è sicuramente uno dei materiali con cui si deve maggiormente familiarizzare.
Che cos’è? Si tratta di un materiale derivante dal cemento multistrato miscelato con pigmenti inorganici e con polveri di marmo, che viene utilizzato per realizzare rivestimenti da soffitto e parete.
Dal punto di vista chimico, la cementite è un carburo di ferro composto per il 93,3% da ferro e per il 6,67% da carbonio.
Si tratta di una vernice di fondo pietrificante, opaca di colore bianco: è un prodotto coprente che non lascia assolutamente vedere il supporto oggetto di pitturazione.
Usi della cementite
Sono diversi gli utilizzi della cementite non solo in falegnameria o nella ristrutturazione edilizia: ad esempio, nel settore siderurgico, la cementite serve per produrre l’acciaio.
Sicuramente, nel campo edile, vanta una più lunga tradizione dato che viene utilizzata dalla fine del XIX secolo.
Oltre che per la produzione di mattonelle e rivestimenti, la cementite serve per trattare e verniciare la superficie di legno grezzo.
La cementite va a formare un fondo “gessoso” sul rivestimento ligneo, in questo modo il supporto è idoneo alla successiva verniciatura.
In fin dei conti, il legno naturale è un materiale poroso che tende ad assorbire le vernici: grazie allo strato di cementite questo non accadrà.
Inoltre, aiuta ad uniformare gli strati lignei sulle pareti per neutralizzare le macchie da infiltrazione d’acqua o per eliminare gli aloni.
Per utilizzare la cementite, si consiglia di utilizzare i guanti per proteggere le mani ed una mascherina di protezione delle vie respiratorie.
Ciò consente ai falegnami e agli utilizzatori di non respirare i fumi derivanti dall’uso della cementite.
Cementite: quali sono le tipologie utilizzabili?
Una volta chiarita che cos’è e quali sono gli utilizzi all’interno della propria abitazione, è fondamentale sapere quali sono le tipologie di cementite acquistabile.
Cementite ad acqua
La cementite deve essere stesa con pennelli a setole sintetiche. Rispetto alla cementite a solvente, quella a base acquosa rilascia meno fumi, anche se si consiglia ugualmente di indossare la mascherina e i guanti.
La cementite a base acquosa si asciuga molto più velocemente: questo prodotto è ideale per tutti coloro che sono veloci nella stesa, onde evitare che vengano fuori i segni delle pennellate.
Cementite a base solvente
La cementite a base solvente è oleosa e necessita dell’utilizzo del petrolio bianco e dell’acqua ragia come diluente.
Grazie all’utilizzo di un pennello a setole naturali è possibile procedere alla verniciatura con pittura a base d’acqua o con colori acrilici.
Cementite spray
Pratiche e veloci, alcuni brand propongono l’applicazione, della cementite con bombolette spray pratiche, veloci e utili se il lavoro da compiere è molto complesso.
L’uso dello spray è piuttosto imprevedibile, è necessario proteggere bene tutti gli arredi prima di procedere all’applicazione.
Anche se può essere applicata con lo spray in modo semplice e veloce, è sempre consigliabile applicare la cementite con rullo o pennello, carteggiare con una carta abrasiva di grana grossolana, per poi procedere con una seconda riverniciatura.
Il risultato sarà davvero perfetto!