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Vernici per legno
Occupandosi di fai da te è anche possibile venire a trovarsi in situazioni in cui è necessario pitturare, o ripitturare, qualche elemento o qualche struttura. Saperlo fare per chi si dedica al fai da te è indispensabile, perché da questa operazione poi dipende tutta l’ estetica sia dell’ oggetto che dell’ eventuale struttura, e infatti se questa operazione viene eseguita in malo modo, ciò che si sta verniciando sembrerà brutto e grottesco. Per verniciare un oggetto o una struttura viene utilizzata la vernice, un prodotto fluido che può essere di vari colori, e che, applicata su di una superficie e lasciata asciugare, crea una sorta di pellicola trasparente o colorata, molto sottile, resistente ed elastica. Viene anche chiamata pittura o smalto, se contiene dei pigmenti coloranti, mentre vernice in genere è un termine che si riferisce al materiale per lo più trasparente. Per verniciare un oggetto o una struttura viene utilizzata la vernice, un prodotto fluido che può essere di vari colori, e che, applicata su di una superficie e lasciata asciugare, crea una sorta di pellicola trasparente o colorata, molto sottile, resistente ed elastica. Viene anche chiamata pittura o smalto, se contiene dei pigmenti coloranti, mentre vernice in genere è un termine che si riferisce al materiale per lo più trasparente.
Ma di cosa è fatta la vernice?
La vernice è costituita da un componente filmogeno con caratteristiche adesive chiamato legante, da un solvente che ha la funzione di renderla fluida quindi “stendibile” su di una superficie e, infine, un agente plastificante che ne migliora le caratteristiche e permette che essa formi una pellicola, una volta che è stata essiccata.
La formazione della pellicola dipende, comunque, essenzialmente dal componente filmogeno, che può essere rappresentato da: oli siccativi, resine naturali, cellulosa o altre resine sintetiche. Le vernici in genere tendono a creare una pelicola che non permette la traspirazione, e che con il tempo si danneggia e si fessura (in genere questo processo è visibile in quanto la pellicola si riduce a brandelli e si spella). E’ però possibile anche reperire vernici naturali o bioedili, che si integrano con il supporto e che subiscono un processo di invecchiamento chiamato “nobile”. In poche parole, si consumano lentamente senza spellarsi, in modo che la manutenzione sia più semplice.
Il legno è un materiale spesso molto utilizzato per l’ arredamento, in realtà è il materiale più utilizzato nel mondo in questo campo. In genere si sceglie di mantenere per i mobili il suo colore naturale, in quanto questo permette di godere di tutto il calore e l’ eleganza del legno, e inoltre è ottimo per creare ambienti rustici. Tuttavia, spesso si sceglie di verniciarlo, e di renderlo con colori particolari e adatti all’ ambiente circostante.
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La vernice per il legno ne migliora le caratteristiche, sia eventualmente estetiche, che funzionali. Innanzitutto, infatti, con la vernice è possibile rendere il legno del colore che si preferisce, e magari dare all’ oggetto il giusto tipo di colore che più si addice al resto dell’ arredamento o della struttura.
Tuttavia, la pittura svolge anche altre funzioni: rende tutto più semplice da pulire, più impermeabile all’ acqua, più resistente alla corrosione dovuta al tempo e agli agenti atmosferici e meno vulnerabile a sollecitazioni esterne come urti e graffi.
Ovviamente, poi, a seconda del risultato che si vuole ottenere, si possono scegliere diversi tipi di vernici, ad esempio ve ne sono alcune che donano all’ oggetto, una volta essiccate, uno stile metallizzato, altre madreperlato, altre martellato. Indipendentemente dal suo carattere estetico, comunque, la vernice per il legno deve avere anche particolari proprietà: innanzitutto deve assicurare la formazione di una pellicola uniforme, poi deve aderire in modo perfetto all’ oggetto, deve offrire un’ ottima resa estetica, deve migliorare la resistenza all’ usura dell’ oggetto, e minimizzare la vulnerabilità agli urti, al degrado e alle sollecitazioni esterne.
Anche per le vernici per il legno esistono, come per ogni tipo di vernice, varie tipologie.
Innanzitutto, una prima distinzione è da fare tra le vernici monocomponente e le vernici bicomponenti. Le vernici monocomponente sono molto semplici da essiccare, garantiscono un’ottima resa estetica, ma sono meno resistenti delle bi componenti. Esistono poi vernici ad acqua e vernici a solvente. Le prime richiedono tempi di essiccazioni più lunghe, però sono migliori qualitativamente.
Un’ altra distinzione va poi fatta tra le vernici coprenti e quelle impregnanti: le prime formano una pellicola sulla superficie, mentre le seconde vengono assorbite dal legno, e il loro vantaggio è quello di non sfaldarsi e staccarsi dall’ oggetto anche in presenza di forti sollecitazioni da parte di agenti atmosferici.
Esistono tre metodi di pittura del legno, di cui due sono innovativi, ovvero quello a spray e quello a bagno. Nel primo caso si tratta di una verniciatura con aerografo composta da varie fasi. La prima fase viene detta fondo, primer o aggrappante, e può essere trasparente o colorato e serve per preparare la superficie da verniciare. Il primer per legno serve per omogeneizzare la superficie da verniciare e renderla meno rugosa, facilitando l’ aggravamento e la distensione del colore o dello smalto.
La seconda fase viene effettuata con il colore o con lo smalto : esso viene spruzzato sullo sfondo e vengono date almeno due mani, in modo che il colore sottostante si possa coprire per bene. La terza fase è quella del lucido, chiamato anche vernice trasparente: questo fa spruzzato con l’ aerografo e in genere se ne passano due mani.
La vernice a bagno, invece, prevede un altro procedimento: si parla, infatti, di immersione dell’ oggetto da verniciare in un bagno di fosfatazione , in cui si creano dei cristalli fosfatici che favoriscono la cataforesi, ovvero un processo chimico-fisico grazie al quale la vernice diluita nell’ acqua si lega ai cristalli fosfatici. Questo tipo di verniciatura viene molto utilizzato a livello industriale ed ha come scopo l’ anticorrosione, quindi è molto utilizzata per lo più per oggetti metallici.
Naturalmente perè sempre valida la classica tecnica a pennello che, se ben eseguita, permette di ottenere degli splendidi e duraturi risultati.
Perché verniciare un oggetto in legno?
Sicuramente verniciare un oggetto in legno permettere di migliorare la sua resa estetica, di mascherare delle imperfezioni, di renderlo più adatto all’ ambiente circostante e più grazioso e alla moda rispetto ad un elemento non verniciato. E’ anche possibile, tramite la verniciatura, eliminare o anche camuffare le imperfezioni dei prodotti.
Con la verniciatura si può inoltre proteggerli dalle sollecitazioni esterni, preservandoli dai graffi o dagli urti, e dalla corrosione derivante dal passare del tempo. Alcune particolari vernici, inoltre, permettono anche di proteggere il legno dalle infiltrazioni di acqua che potrebbero danneggiarlo, dalla comparsa di animaletti o muffe e batteri dannosi, e dagli agenti atmosferici.
Perché non verniciare una superficie in legno?
Esistono, tuttavia, anche dei contro alla verniciatura del legno. Bisogna infatti considerare che, nonostante la verniciatura del legno rende quest’ ultimo migliore dal punto di vista estetico, c’è anche da dire che spesso la vernice, in particolare la coprente, può scrostarsi e dare problemi , e necessitare, ovviamente, di manutenzione di tanto in tanto, manutenzione per la quale bisogna spendere tempo e denaro.
In genere le vernici per il legno vengono utilizzate in particolare dai restauratori, che per riportare al massimo splendore un mobile o un oggetto antico, hanno bisogno di vernici soprattutto per lucidare e per mascherare i segni causati dall’ usura, dal cattivo uso o dall’ insufficiente manutenzione.
Tuttavia, è possibile utilizzare le vernici per i legno anche se si è dei semplici fai da te, facendo però attenzione ad usarle secondo le indicazioni: a questo proposito, si possono leggere articoli al riguardo proprio qui su rifaidate. Sapere come procedere, infatti, è molto improtante per fare in modo che il prorpio lavoro non risulti completamente intile se non dannoso.
Bisogna considerare che il legno è un materiale vivo che è soggetto a trasformazioni e invecchiamenti. La vernice serve anche a farlo mantenere “in salute”, e pertanto è bene verniciare soprattutto tutti quegli elementi in legno che vengono utilizzati all’ esterno, come ad esempio la porta d’ ingresso, gli infissi, il gazebo o le panchine esterne, che ovviamente sono anche più esposti agli agenti atmosferici.
Ma quanto costa la vernice per il legno?
Essa costa, se si tratta di vernice impregnate, circa sette o otto euro al litro, mentre la vernice coprente per il legno costa molto di più: si tratta di circa trenta euro per un solo litro di prodotto! Comunque sia, i colori a disposizione sono davvero tanti, e anche le tipologie: si possono scegliere vernici lucide, matte, perlate ecc ecc. Esse si possono comperare presso i colorifici, i negozi di ferramenta, i bricocenter, i centri commerciali che trattano anche di prodotti per il fai da te come, ad esempio, Castorama o Leroy Merlin, o addirittura su Internet ( ma si consiglia di verificare sempre prima l’ affidabilità del sito per evitare spiacevoli truffe, e soprattutto di scegliere prodotti di sicura qualità, per evitare che il risultato finale sia spiacevole o comunque non quello desiderato). A questo fine, ricordiamo che, quando possibile, è sempre consigliabile scegliere una pittura di un marchio conosciuto, sinonimo e garanzia di qualità, piuttosto che una pittura di una marca sconosciuta).
Anche la superficie da trattare, comunque, deve essere ben preparata , quindi si ricorda che deve essere molto liscia e pulita, libera da ogni minimo granello di polvere o di altro materiale ad esso estraneo. Può influire, sulla resa finale, anche la capacità di assorbimento del manufatto. Per quanto riguarda le quantità necessarie per coprire ogni metro quadro di superficie, in genere la quantità di pittura è di circa cinque o sette metri quadri per litro, ovviamente se si vogliono applicare due mani di pittura: di meno sarà se se ne riterrà bastevole soltanto uno, mentre aumenterà nel caso se ne vogliano effettuare altre.
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